mercoledì 3 settembre 2014
Rientro dalle vacanze: come affrontarlo al meglio
Per gli adulti, il mese di settembre è tempo di riprendere con la solita routine, fatta di lavoro, impegni e commissioni che durerà tutto l’anno, ma anche per i bambini la fine dell’estate potrebbe essere sinonimo di nuove sfide da affrontare e forse anche di nervosismi tipici del rientro a scuola. E’ l’ansia lo stato emotivo che troviamo più spesso all’inizio di un nuovo cammino. I sintomi si manifestano nella difficoltà di addormentamento e incubi, in disturbi comportamentali di vario genere, nell’irrequietezza e nella continua richiesta di attenzione da parte dei più piccoli. Possono presentarsi, inoltre, sintomi fisici quali mal di testa, nausea, dolori muscolari che possono sembrare una scusa e in realtà si verificano a causa dello stress. In alcuni casi la paura di affrontare la realtà scolastica crea uno stato di malessere generale che deve essere capito: un momento passeggero che può essere risolto con il sostegno dei genitori, oppure, se protratto per più di un mese, può essere il riflesso di situazioni più complesse come un disagio a casa, problemi di apprendimento o situazioni di bullismo. Per questo motivo è importante comprenderne le motivazioni e affrontarle con serietà, anche con l’aiuto di un esperto se necessario.
Se volete essere genitori che supportano i figli durante i primi giorni di scuola dopo la pausa estiva o invernale provate a considerare i seguenti suggerimenti pratici:
1. Gestite le vostre ansie e infondete entusiamo: capita spesso che i genitori dei bambini che per la prima volta intarprendono il loro percorso scolastico all’asilo o alla scuola primaria, vivano in maniera ansiosa il distacco dai propri figli. I bambini “con le antenne” captano questi segnali e vivono loro stessi il malessere dei genitori ma in maniera peggiore perché non sono in grado di comprendere le cause di queste sensazioni. Occorre quindi cercare di avere fiducia nelle proprie capacità e in quelle del bambino, essere calmi e supportavi e sentirsi liberi di parlare delle proprie emozioni condividendole e lasciando spazio per ascoltare i propri figli. Adottate inoltre un atteggiamento che infonda entusiasmo e sottolineate la gioia di rivedere i compagni e la ripresa di attività piacevoli.
2. Partite…per gradi: nessun bambino ama i cambiamenti bruschi, quindi è meglio farli tornare alla loro quotidianità con gradualità. È utile tornare dai luoghi di vacanza qualche giorno prima e, per ripristinare un corretto ciclo “sonno-veglia”, mandarli a dormire mezz’ora prima, svegliandoli, allo stesso modo, mezz’ora prima.
3. Conservate le buone abitudini vacanziere: accendete il meno possibile televisori e computer. Le ore libere vanno sfruttate al massimo per fare qualcosa insieme all’aria aperta: una nuotata in piscina, un giro in bicicletta, una gita…. L’esercizio fisico aumenta i livelli nel sangue delle endorfine, sostanze prodotte dal cervello con proprietà antidepressive ed euforizzanti. Se poi, mamma e papà hanno già ripreso il lavoro, una volta rientrati a casa è importante che facciano qualcosa con i propri figli (una passeggiata, un gioco da tavolo, la lettura di un libro insieme…).
4. Ritrovatevi con gli amici: Subito dopo il rientro a casa, incontrarsi con gli amici con i quali condividere “lo stress da rientro” fa solo bene. Ancora di più, può essere di grande aiuto per un bambino cominciare a frequentare gli amichetti che vedrà, nel giro di pochi giorni, a scuola. Il passaggio dalla spensieratezza della vacanza alla routine della quotidianità sembrerà meno difficile se “condiviso”.
E ora un ultimo consiglio per l’anno scolastico:
Non sovraccaricateli di mille impegni. La ricetta per avere bambini meno ansiosi ed emotivamente meno fragili è semplicissima: meno impegni “utili”, più gioco, più creatività, un po’ di noia e un pizzico di ozio!
E buon rientro a tutti.
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